Il 27 maggio 2021 è uscito per i tipi di Odoya l’ “Almanacco dell’Orrore Popolare” a cura di Fabio Camilletti e Fabrizio Foni, studiosi di letteratura gotica e soprannaturale, già noti fra gli appassionati per le loro pubblicazioni dedicate al genere fantastico.

I contributi presenti nel volume sono firmati da: Danilo Arona, Rosario Battiato, Gianmaria Contro, Mariano D’Anza, Lisa Deiuri, Alessandra Diazzi, Lorenzo Fabris, Adolfo Fattori, Fabio Giovannini, Orazio Labbate, Alessandra Macchia, Marco Malvestio, Luigi Musolino, Franco Pezzini, Martina Piperno, Claudia Salvatori, Gabriele Scalessa, Stefano Zammit.
“Almanacco dell’orrore popolare – Folk horror e immaginario italiano” è una miscellanea che mescola insieme suggestioni, spunti e contributi diversissimi tra loro in grado di raggiungere tuttavia una straordinaria coerenza interna, licenziando un volume godibile come pochi altri su tutto ciò che è insolito, inaspettato e ancora più spaventoso perché legato al territorio italiano. (Cinemonitor)
L’Italia dei fantasmi, del folklore più lugubre e spaventoso, dell’ “occultura”: terra indecidibile nella quale – dalle brume padane fino ai calanchi riarsi – si aggirano tarantolati e revenant rurali, predicatori folli e versipelle, diavoli e malombre.
Questo è il campo d’indagine dell’imperdibile “Almanacco dell’orrore popolare” (curato da Fabio Camilletti e Fabrizio Foni per Odoya Edizioni), che raccoglie i contributi di ben 18 autori. Un libro che, oltre a proporre una ricognizione prismatica del volto “lunare” del Bel Paese, prende in esame la portata simbolico-antropologica del folk horror italiano, portando così alla luce le tensioni ctonie all’origine di un immaginario così ricco… e terrificante. (Bizzarro Bazar)

Qui il link alla puntata di Fahrenheit nella quale Foni e Camilletti parlano del libro: La Letteratura nel tempo dell’Orrore
ALMANACCO DELL’ORRORE POPOLARE
A cura di: Fabio Camilletti e Fabrizio Foni
VOLUME ILLUSTRATO
Editore: ODOYA
Prezzo: Euro 23,75
Da qualche tempo, in Gran Bretagna, si parla di folk horror per indicare quel miscuglio di isolamento rurale, paganesimo e paure ctonie che sembra animare come un filo segreto la cultura degli anni Settanta, tesa fra occultismo, psichedelia e incubi rurali.
Al tempo stesso, sulla scia di pensatori come Jacques Derrida e Mark Fisher, folk horror ha preso a indicare qualcos’altro: non solo certe atmosfere del passato più prossimo, ma anche e soprattutto i rapporti che noi contemporanei intratteniamo con quelle atmosfere, cercando in esse un antidoto al vuoto di senso che sembra caratterizzare il presente.
Almanacco dell’orrore popolare non è solo un viaggio alla scoperta del folk horror della provincia italiana. È, anzitutto, un’indagine sulle tensioni più segrete che animano la cultura della penisola: l’onnipresenza del passato e la compresenza di antico e moderno, la permeabilità tra mondo subalterno e cultura alta e lo slittare continuo tra centro e margine – sia esso geografico, sociale o culturale – che dà alla cultura italiana un’impronta perennemente decentrata, diasporica, soggetta a ibridazioni.
Almanacco dell’orrore popolare raccoglie saggi, racconti e testimonianze senza inseguire una (impossibile) completezza. Ne risulta un singolare missaggio, nel quale pop e folk, invenzione e tradizione si confondono: delineando così l’ombra di una Repubblica Invisibile della quale facciamo tutti, inconsapevolmente, parte.
Fabio Camilletti si occupa di letteratura gotica e soprannaturale. Ha pubblicato fra l’altro Italia lunare. Gli anni Sessanta e l’occulto (2018) e, con Odoya, Guida alla letteratura gotica (2018).
Fabrizio Foni è senior lecturer del Dipartimento d’Italiano e membro dell’Istituto di Studi Anglo-italiani presso la University of Malta. Si occupa primariamente di cultura popolare, con un occhio di riguardo per il soprannaturale, il gotico e il mostruoso.